martedì 3 agosto 2021

I GIOVANI E LO SPORT: IL CICLISMO

 

I GIOVANI E LO SPORT: IL CICLISMO

Molti pensano che il primo regalo ricevuto nella propria vita sia stato un pallone o forse preferiscono pensarlo non memori che molto spesso, invece, il primo regalo ricevuto da un bimbo sia stata una bicicletta o magari un triciclo, di certo un mezzo a pedali. Ed è proprio partendo da questa considerazione che oggi vi propongo un bell’excursus con @Angelo Minì, segretario dell’ASD MONTEPELLEGRINO SPECIAL TEAM, neonata associazione sportiva dedita alle attività in bicicletta proprio a partire dai primi anni di vita di un bimbo fino ad arrivare ai più maturi. “Un po’ di tempo fa la concezione che si aveva della bicicletta era che questa fosse un mezzo per anziani ma con il passare degli anni si è arrivati, oggi, a considerare il ciclismo (sia esso da corsa o da arrampicata) uno sport sano, divertente, appassionante, capace di metterti in relazione con te stesso e con il territorio a te circostante ed è bello veder iscriversi tra noi anche tanti giovani e tante donne”.

Angelo, una passione per le due ruote nata forse in un’età non proprio verdissima (40 anni) ma che è andata sviluppandosi esponenzialmente fino a divenire vero e proprio amore. “Seguivo il ciclismo in tv – ci racconta – ma il mio sport era il calcio, disciplina per la quale avevo fatto il giocatore, l’allenatore ed anche il dirigente di società. Oggi, a 47 anni sono fiero della scelta che ho compiuto perché il ciclismo mi ha aiutato a crescere ed a conoscere meglio me stesso”. Chiediamo ad Angelo quale sia la caratteristica più importante che il ciclismo possa rappresentare per un giovane che iniziasse ad approcciarsi a questo sport: “La bici è fatica. – ci spiega Angelo Minì – È testa, cuore e carattere. Quando sei in bici puoi riuscire a capire subito chi ti trovi di fronte studiando la mentalità del tuo avversario, capendo al volo se questo sia un tipo tosto, forte. E poi il ciclismo è un modo sano per valorizzare e conoscere al meglio il territorio che ci circonda osservandolo da un punto di vista completamente diverso rispetto a quello dell’automobilista o dello stesso motociclista e godendo e appieno della sua bellezza”. Ma cerchiamo di conoscere meglio questa realtà e chiediamo al nostro ospite qualche notizia in più relativamente alla società per la quale fa il segretario: “In Asd Montepellegrino contiamo già oltre 55 iscritti ed uno tra questi è un disabile che utilizza una “Handbike”, un particolare tipo di bici utilizzato da persone che non possono gareggiare pedalando con le gambe. L’exploit di questo sport è stato favorito dal primo lockdown dovuto al Covid, un particolare momento storico in cui, per via delle fortissime limitazioni alle palestre, tantissima gente ha virato verso sella e manubrio acquistando per sé e per i propri familiari una bicicletta per potersi muovere all’aperto, nel più totale rispetto delle norme anti Covid.

È importante dire anche che negli ultimi tempi è stata incentivata l’abilitazione a “Maestro di Mountain Bike” con la conseguente nascita di svariate Associazioni come la nostra che promuovono e valorizzano il ciclismo in generale (ritengo che corsa e mountain, in fin dei conti, non siano poi così diverse tra loro anche se mi pare di percepire che i più giovani siano un po’ più attratti dalla seconda)”…

Ed è proprio a proposito dei più giovani che chiedo ad Angelo quali siano le nozioni trasmesse ai 15 giovani iscritti all’Asd Montepellegrino Special Team dagli istruttori: “Si studiano la mobilità in bici, le posture a bordo, i princìpi fondamentali che regolano il ciclismo, i percorsi e tanto, tanto altro”. Ci congediamo cosi dal nostro primo ospite de “I giovani e lo sport” che ringraziamo per averci dato una grossa mano nel capire e far capire qualcosa in più sul ciclismo, romantica disciplina sportiva che forse, chissà, grazie proprio alla passione dei nostri figli riuscirà a ritrovare antichi fascino, seguito e passione .

Ivan Trigona


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