giovedì 31 agosto 2017

I MIEI PALERMO: 2001/02



La stagione in B, 2001/02, vede il Palermo cercare di assestarsi proprio nella serie cadetta. Apportati i dovuti correttivi all'undici dell'anno precedente, la squadra viene affidata all'esperto Bortolo Mutti. È l'anno della consacrazione di Bombardini, apprezzatissimo e, a fine stagione, molto conteso. Il Palermo è un diesel che chiuderà il campionato al 10° posto. Ma nel corso dell'estate si verifica una nuova svolta, ancor più radicale della precedente:  al termine di un'estenuante tira e molla, Maurizio Zamparini (presidente del Venezia calcio) acquista la società da Franco Sensi e ne diventa il nuovo presidente. Qui sotto, in alto: Sicignano, Guidoni, Amerini, Chionna, Guerra, Marco Aurelio. In basso: Furiani, Di Donato, Mascara, Montalbano e Bombardini.


Ivan Trigona





mercoledì 30 agosto 2017

I MIEI PALERMO: 2000/01



Il Palermo della seconda stagione dell'era Sensi  ma frutto della sua prima campagna acquisti (siamo nel 2000/01) inizia a pensare in grande e, grazie al DS Perinetti, allestisce una squadra che, considerata la categoria di appartenenza, è proprio fortissima. Dopo uno strapotere dei rosa arriva il fisiologico calo che costa la panchina a  Giuliano Sonzogni con il conseguente ingaggio come traghettatore del romanista Ezio Sella. Il calo dei rosa coincide con la veemente reazione del Messina che, pian piano, inizia a rosicchiare punti fino a sfiorare la promozione diretta proprio all'ultima giornata. Partita memorabile alla Favorita in un caldissimo pomeriggio di metà maggio. Si gioca Palermo-Ascoli ma un’altra partita fondamentale si svolge ad Avellino dove si gioca Avellino-Messina. A Palermo i rosa passano quasi subito con il giovane Maggiolini. In concomitanza ad Avellino sfioriamo l’ennesima beffa: allo scadere dei 90 minuti regolamentari il Messina si vede assegnare un calcio di rigore. Chi è sugli spalti (io c'ero) assiste allo psicodramma dei giocatori in maglia rosa: il capitano Cappioli, appresa la notizia da un compagno della panchina, si ferma… si mette le mani al volto. I nostri, in campo smettono di giocare, assolutamente compresi e aspettati dai solidali marchigani. In pratica non si gioca piú fino all'esecuzione del penalty giallorosso. Va sul dischetto Vittorio Torino, centravanti e bomber dei Peloritani. Torino batte ma il portiere avellinese Sansonetti si allunga e para il rigore. La notizia dalle radioline (si... ancora si usavano quelle) giunge, di bocca in bocca, alla panchina e poi al campo. Un boato si leva dagli spalti della “Favorita”… I giocatori Rosanero capiscono tutto  e si abbracciano felici. Ma non è finita lì: l'Avellino, in pieno recupero, trova persino il gol della vittoria ed a Palermo è pandemonio!! Il Palermo festeggia il primato e la promozione in serie B. Il ritorno ad una categoria più consona ma pur sempre un punto di partenza. Ecco, qui sotto, una delle formazioni di quella stagione: Sicignano, Chionna, Giampietro, Luca Ferri, La Grotteria, capitan Cappioli. In basso: Bombardini, Maggiolini, Di Donato, Belmonte e Montalbano.

Ivan Trigona



martedì 29 agosto 2017

I MIEI PALERMO: 1999/2000



Nonostante la "trasferta" non riesco a star lontano da questo gruppo e dalla missione che mi sono autoassegnato: raccontare i vari "Palermo calcio" susseguitisi negli anni fino ad arrivare ad oggi. Lo so: a volte la passione diventa malattia ed io sono malato di Palermite acuta!! https://www.facebook.com/images/emoji.php/v9/f4f/1/16/1f601.png😁. Il Palermo 1999/2000 è un Palermo di transizione: da Ferrara a Franco Sensi, da Palermo provinciale e modesto a società di importanza e valenza nazionale ed in rampa di lancio. In realtà le voci di corridoio sembrano rivolgere la propria attenzione verso un interessamento di Flavio Briatore, il quale pare avere alle sue spalle nientedimeno che la Juventus. Ed è per fermare il progetto "strisciato di bianconero" che un poker di Presidenti di serie A pensa di riunirsi in una sorta di associazione temporanea per rilevare il Palermo Calcio. Alla fine dei giochi l’unico che manterrà  quanto promesso sarà Franco Sensi e ciò, alla luce del destino che accomunerà gli altri 3 (Cecchi Gori, Cragnotti e Gaucci, tutti inquisiti in importanti inchieste penali e le cui società fallirono di lì a poco)  risulterà essere una vera manna dal cielo per il Palermo. Sensi affida la presidenza operativa all'ex sindacalista (poi passato in politica) Sergio D'Antoni fattosi garante della trattativa e del passaggio stesso che pensa subito, come suo primo atto, di  riorganizzare l'intera struttura societaria. Viene persino cambiato (per l'ennesima volta) il logo della società. La guida tecnica, inizialmente affidata al riconfermato Morgia, passa a Giuliano Sonzogni che, con una squadra tra le più lacunose mai viste in rosanero, riesce ad arrivare sesto e non riesce ad accedere ai playoff promozione solo per la differenza reti. Vi devo  confessare che la formazione di qui sotto mi ha messo parecchio in difficoltà visto l'enorme numero di meteore che annovera: in alto Lorenzini, Aprile, Ignoffo, Fortini, Bombardini e Montalbano. In basso: Lugnan, Suppa, Barraco, Lo Giudice e Leto

Ivan Trigona



lunedì 28 agosto 2017

I MIEI PALERMO: 1998/99



La stagione 1998/99 vede ancora il Palermo in C1 ma questa volta con fermi propositi di risalita. La squadra, affidata alla guida tecnica di Massimo Morgia (grande motivatore ma “scarsuliddu" tatticamente)  rivelazione l'anno precedente a Marsala, appare un po' debole in avanti ma ciò nonostante disputerà un campionato di vertice fino a giungere al secondo posto e giocarsi i playoff promozione contro il Savoia. I campani vincono sia in casa che a Palermo (ultima gara in rosanero di Roberto Biffi, recordman di presenze nel Palermo di ogni tempo)  lasciando nei tifosi rosa solo tanta rabbia, purtroppo, sfociata in una forte contestazione con lancio di oggetti in campo. Nella foto di qui sotto, in alto Finetti, Antonaccio, Beppe Compagno, Perna, Sicignano e Picconi. In basso: Bugiardini, Puccinelli, Incrivaglia, Sorce e D'Amblé.

Ivan Trigona


I MIEI PALERMO: 1997/98



Qui inizia il periodo più buio. Siamo alla stagione 1997/98 e il Palermo di Ferrara si presenta ai nastri con le solite ambizioni di risalita. Ma l'organico non è eccelso e chi è rimasto dalle annate d'oro (vedi Beppe Compagno, Biffi, il ritorno di Scarafoni) non sembra più in grado di prendere la squadra sulle spalle e trascinarla verso l'alto. Il tecnico è un cavallo di ritorno: Rumignani, uno degli specialisti in promozioni in serie B più efficaci tra i tecnici allora in attività. Ma la cura del friulano non dà i frutti sperati e il Palermo non si rivela lo schiacciasassi dei precedenti campionati di C. Partita dopo partita ci si avvicina sempre più al fondo e la società ritiene di dover dare una scossa richiamando il "mondellano" Ignazio Arcoleo. Nonostante l'impegno, si sa: le minestre riscaldate raramente funzionano ed infatti anche con Arcoleo il Palermo si piazza al 14° posto finendo ai playout da disputare contro la Battipagliese per evitare la C2. I rosa all'andata perdono per 1-0 e per restare in C1 devono sovvertire il risultato con una sonante vittoria alla Favorita. Ed invece, in un caldissimo pomeriggio di Giugno (io c'ero) al termine di una partita scialba e priva di carattere i campani strappano il pareggio e conquistano quindi la permanenza in terza serie. Il Palermo sprofonda in quarta serie!! Sembra incredibile ma è ciò che avvenne. Nella vita, però, tutto torna ed alla fine il risultato fa sempre zero e così, condannando l'Ischia al fallimento per inadempienze economiche, si perpreta il saldo del torto che il Palermo subì nel 1986 con la severissima radiazione. I Rosanero, miracolati, restano in serie C1 e possono quindi rimediare alle tantissime incertezze commesse in campionato programmando un campionato di vertice. Ecco qui sotto la formazione del Palermo. In alto da sinistra: Biffi, Antonaccio, Dittgen, Ignoffo, Beppe Compagno, Cavalieri. In basso: Favi, Triuzzi, Finetti, Rosario Compagno, Ciardiello.

 Ivan Trigona