Nonostante la "trasferta" non riesco a star lontano da questo
gruppo e dalla missione che mi sono autoassegnato: raccontare i vari
"Palermo calcio" susseguitisi negli anni fino ad arrivare ad oggi. Lo
so: a volte la passione diventa malattia ed io sono malato di Palermite acuta!!
😁. Il Palermo
1999/2000 è un Palermo di transizione: da Ferrara a Franco Sensi, da Palermo
provinciale e modesto a società di importanza e valenza nazionale ed in rampa
di lancio. In realtà le voci di corridoio sembrano rivolgere la propria
attenzione verso un interessamento di Flavio Briatore, il quale pare avere alle
sue spalle nientedimeno che la Juventus. Ed è per fermare il progetto
"strisciato di bianconero" che un poker di Presidenti di serie A
pensa di riunirsi in una sorta di associazione temporanea per rilevare il
Palermo Calcio. Alla fine dei giochi l’unico che manterrà
quanto promesso sarà Franco Sensi e ciò, alla
luce del destino che accomunerà gli altri 3 (Cecchi Gori, Cragnotti e Gaucci,
tutti inquisiti in importanti inchieste penali e le cui società fallirono di lì
a poco)
risulterà essere una vera manna
dal cielo per il Palermo. Sensi affida la presidenza operativa all'ex
sindacalista (poi passato in politica) Sergio D'Antoni fattosi garante della
trattativa e del passaggio stesso che pensa subito, come suo primo atto,
di
riorganizzare l'intera struttura
societaria. Viene persino cambiato (per l'ennesima volta) il logo della
società. La guida tecnica, inizialmente affidata al riconfermato Morgia, passa
a Giuliano Sonzogni che, con una squadra tra le più lacunose mai viste in
rosanero, riesce ad arrivare sesto e non riesce ad accedere ai playoff
promozione solo per la differenza reti. Vi devo
confessare che la formazione di qui sotto mi ha messo parecchio in difficoltà
visto l'enorme numero di meteore che annovera: in alto Lorenzini, Aprile,
Ignoffo, Fortini, Bombardini e Montalbano. In basso: Lugnan, Suppa, Barraco, Lo
Giudice e Leto
Ivan Trigona