Continuando a parlare di Cuori Rosanero torniamo ancora indietro nel tempo a quel Palermo imprigionato nelle sabbie mobili della serie C1 dalle quali per alcuni anni non riuscì a divincolarsi facilmente. Proprio per cercare di sollevarsi dal guado, nel mercato di riparazione della stagione 1999/2000 viene acquistato un giocatore dal gol facile, un ragazzo che vede la porta e che ha già parecchie stagioni di serie C sulle spalle: quel giocatore si chiama Firmino Elia. Giunse a Palermo dal Crotone in un momento piuttosto camaleontico per la società Rosanero visto il concomitante passaggio societario a Sensi e in panchina tra Morgia e Sonzogni. Elia riuscì comunque a calarsi subito nella parte segnando parecchio in relazione ai minuti giocati: alla fine della stagione collezionerà 12 presenze con ben 5 gol realizzati, subito a ridosso del capocannoniere rosa di quella stagione che fu Lugnan con 6 gol. Il Palermo terminò al sesto posto mancando ancora e nettamente la promozione verso l'agognata serie B. Mino Elia venne, però, confermato per la stagione successiva, quella della scalata a tutti i costi. A Sonzogni venne affidata una specie di corazzata ed Elia si ritrovò a giocarsi il posto con fior di giocatori come La Grotteria, Belmonte e Palumbo ma il ragazzo di Napoli non si scompose e riuscì a ritagliarsi un ruolo importante in quella squadra che realizzò l'impresa della promozione diretta in B. In quel campionato giocó ben 31 partite andando in doppia cifra in classifica marcatori con 11 gol, vicecapocannoniere della squadra alle spalle di capitan Cappioli. Un ottimo bottino, considerato che Elia, molte di quelle presenze le collezionó entrando dalla panchina. Senza dubbio una conferma: Elia non era forse un campione ma un centravanti efficace e prolifico che, dopo tanti anni, avrebbe meritato la prova del nove. Ma il calcio, si sa, è piuttosto strano, spesso cinico e crudele e così ad Elia, marchiato dal fregio di Bomber di categoria, non venne data la possibilità di giocarsi le sue chance in serie B, quella B che senza i suoi gol probabilmente non sarebbe stata raggiunta così agevolmente, quella stessa B che ingiustamente non gli fu mai concessa in carriera. A dispetto delle categorie i tifosi non si dimenticano mai i propri beniamini e così ho raggiunto Mino per conoscere il suo parere sul momento-Coronavirus; lui mi ha risposto così: <<Ragazzi, anche io, come tutti RESTO A CASA!! Aiutiamo chi fa sacrifici per noi affinché il loro lavoro non sia vano: restiamo a casa e rispettiamo le regole. Torneremo a stringerci e ad esultare per un goal ma in questo momento stiamo
uniti restando a distanza per vincere questa Partita... E' sicuro: ANDRA TUTTO BENE!!🌈
Un saluto per tutti voi!>>. Perché nella vita i valori della soddisfazione personale, dell'equilibrio, della voglia di vivere al meglio ogni giorno, si possono maturare e comunque raggiungere anche a dispetto delle categorie d'appartenenza e il nostro Mino è comunque riuscito farlo, ad essere un grande, forse un Bomber di serie C ma di certo una grande nei nostri cuori Rosanero.
IVAN TRIGONA
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