I giovani e lo sport – II° parte

Giunti agli anni ’90 il concetto della preparazione fisica inizia un processo di mutazione fino ad arrivare ad un’idea molto prossima a quella odierna e cioè del culto del fisico oltre che di accettazione sociale viste le crescenti pressioni esercitate dal nuovo palcoscenico socio-economico sul modo di vivere dei giovani.
Dalle rare palestre in città e men che meno nei paesi si passa, in breve tempo, all’apertura pressoché esponenziale a numerosissime palestre sempre più performanti, sempre più somiglianti a veri e propri centri estetici per il benessere psico-fisico.

Parallelamente, nei centri urbani si sviluppano sempre più numerosi circoli, associazioni e società sportive, scuole ed accademie inerenti gli sport più popolari (il calcio, il volley,  il basket, l’atletica leggera, il tennis, il fitness, la ginnastica artistica, il nuoto, la pallanuoto, il ciclismo) fino a quelli più di nicchia (scherma, lotta, pallamano,  pattinaggio, ping-pong, equitazione, golf e quant’altro) o fino alla popolarissima new
entry dei nostri giorni: il gettonatissimo “Padel” o “Paddle” che, proveniente dalla Spagna, solo da qualche anno ha sottratto tempo e interesse, in Italia, perfino ad uno  sport enormemente popolare come il Calcetto (o Calcio a 5).

Questa rubrica trova fondamento proprio nella necessità, oltre che nella voglia odierna dei giovani, di far sport ma anche nel cambiamento culturale ancora in atto utile ad aver indirizzato anche noi genitori verso la consapevolezza che un figlio vicino allo sport fin da bambino sarà quasi certamente un figlio più forte nel fisico e nella mente, un ragazzo  più consapevole dei propri mezzi fisici, un giovane maggiormente pronto e aperto nei  rapporti sociali e nei rapporti di amicizia, un elemento maggiormente disponibile alla disciplina, alla consapevolezza che gli obiettivi nella vita, come nello sport, possono essere raggiunti solo dopo i giusti sacrifici e la opportuna volontà di raggiungerli.

Lo sportivo è, generalmente, un giovane che si conosce meglio, che si stima, che si concede la possibilità di sbagliare e poi di riprovare, che ha imparato ben presto che nella vita quotidiana, come nello sport, potrà trovarsi ad aver a che fare con gente di ogni estrazione, levatura morale, carattere, preferenze e storia ma che in qualsiasi caso dovrà porsi con chiunque tra costoro in maniera aperta e costruttiva.
Ma, andando un passo avanti: quali sono gli sport più gettonati e come si propongono di agire sui nostri figli o forse anche su noi stessi in relazione ad essi?
Ci vedremo settimanalmente per sviscerare insieme questo meraviglioso mondo.

Ivan Trigona