martedì 31 marzo 2020

EMILIO BELMONTE... pensieri e parole di un cuore Rosanero ai tempi del coronavirus

Emilio Belmonte fu l'ultimo acquisto effettuato dalla nuova dirigenza del Palermo al termine dell'ultimo giorno di mercato agli esordi della stagione 2000/01 di serie C1 (la quarta di fila in terza serie per i Rosanero) per rinforzare il reparto offensivo dei rosa guidati in panchina dal confermato Giuliano Sonzogni. L'uruguaiano fu prelevato dalla Pistoiese dove non aveva brillato con sole 6 presenze ed un gol segnato ma godeva di buone credenziali per i 14 gol segnati qualche stagione prima con la maglia della Nocerina sempre in serie C1. Il Palermo di Belmonte era anche quello di Max Cappioli, di La Grotteria, di Di Donato, di Bombardini, di Brienza, di Sicignano e di tanti altri giocatori di categoria superiore... Insomma uno squadrone costruito apposta per vincere il campionato inequivocabilmente e che così, in realtà, fece ma non senza qualche difficoltà di troppo nella fase finale dello stesso. Memorabile fu, infatti, la rimonta del Messina che seppe approfittare di un lungo momento di flessione dei cugini palermitani, dall'11° alla 15° giornata del girone di ritorno, culminato con l'esonero a sole due partite dalla fine di mister Sonzogni sostituito da un fedelissimo di casa Roma, Ezio Sella, che ebbe solo il grande merito di spezzare la serie negativa riportando entusiasmo e convinzione tra i rosa tali da consentire ai palermitani di tornare a vincere, provvidenzialmente, gli ultimi due incontri. Nessuno dei tifosi presenti dimenticherà mai l'ultima partita casalinga dei rosa, in casa contro l'Ascoli in contemporanea con Avellino-Messina, decisive per poter decretare il primo posto  e quindi la squadra che sarebbe stata promossa direttamente in serie B. Due partite in un'unica partita; gli occhi sul campo e le orecchie alle radioline collegate con il Partenio di Avellino. Il Palermo, largamente rimaneggiato, con Belmonte che partiva dalla panchina per far spazio a La Grotteria lì a spingere con grande tensione emotiva e poi quel gol di Maggiolini rivelatosi poi decisivo, il tutto alternato alle continue notizie che giungevano dalla Campania laddove si giocava, invece, una gara molto più complessa e divertente con continui capovolgimenti di fronte ed innumerevoli occasioni da ambo le parti, gol annullati e parate decisive da parte dei portieri. Belmonte sostituiva al 26° l'Infortunato Palumbo riuscendo a procurarsi alcune buone occasioni purtroppo non concretizzate. Indimenticabile il finale dei due match in questione: piccolo trotto a Palermo con un Ascoli per niente intenzionato a mettere in pericolo la vittoria del Palermo e terrore puro proveniente da Avellino laddove allo scadere veniva concesso un rigore ai messinesi. Ricordo ancora il silenzio tombale piombato tra gli spalti, una roba mai sentita ne' prima ne' dopo quella domenica, così come tra i calciatori in campo, avvisati dalla panchina e bloccatisi di colpo in attesa di conoscere l'esito del rigore. Torino del Messina pronto sul dischetto e partita ferma a Palermo grazie alla più totale comprensione di arbitro e avversari. Torino batteva, il secondo portiere avellinese Sansonetti, che quel giorno non avrebbe neppure dovuto parare, respingeva il penalty... Il silenzio alla Favorita che si trasformava in brusio, poi in urlo per terminare in un boato liberatorio di gioia immensa che coinvolgeva anche i giocatori rosa in campo che si abbracciavano più felici che mai. Fu promozione in B... Fu gioia pura per tutta la città. Belmonte, che aveva iniziato il campionato da titolare segnando in poche giornate ben 4 gol, a partire da fine novembre si bloccò e pian piano fu scalzato nelle gerarchie da Elia che, al contrario, iniziò a segnare a spron battuto ma quei 4 gol (su 26 presenze accumulate) si rivelarono assolutamente decisivi per il raggiungimento di quella promozione stupenda. Ho ritrovato Belmonte grazie ai social e lui non si è fatto pregare nel rilasciarmi il suo pensiero sul momento storico che stiamo vivendo: <<Dobbiamo essere forti e rimanere a casa, solo così potremo sconfiggere il Coronavirus. Tutti insieme ce la faremo ❤️. Un grosso abbraccio a tutti voi>>. Poche parole ma di gran senso; un invito a ragionare e a non infrangere le regole per il bene di tutti e per limitare i contagi. Grazie Emilio... Fugace cuore Rosanero di 20 anni fa ma, come tutti coloro che hanno vestito la nostra maglia, sempre vivo nei nostri più bei ricordi.

IVAN TRIGONA









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