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sabato 26 agosto 2017
I MIEI PALERMO: 1996/97
Siamo giunti alla stagione 1996/97. Ignazio Arcoleo viene confermato a furor di popolo ma il “Palermo dei picciotti” viene privato dalle sue 3 guide carismatiche in campo, Iachini, Scarafoni e Berti sacrificati per monetizzare viste le perduranti difficoltà finanziarie della società e rimpiazzati da Favi, Saurini e Bonaiuti. A dire il vero Saurini non deluderà visto che al termine il suo score sarà di ben 15 gol ma a tradire è la difesa, al termine dei giochi la più perforata del torneo. La squadra vivacchia alternando qualche vittoria, qualche sconfitta e parecchi pareggi ma la prima botta psicologica arriva a novembre, quando i rosa riescono a mettere sotto fino al 2-0 (oltre ad un rigore fallito) la capolista Lecce disputando un primo tempo perfetto. La ripresa è da incubo e dopo l'espulsione di Caterino il Lecce recupera e supera il Palermo fino a vincere per 3-2 alla Favorita. La botta psicologica è forte. Molte certezze decadono e il Palermo dei picciotti inizia a sbriciolarsi insieme ai sogni di tutti i tifosi. Il crollo definitivo si avrà tra gennaio e febbraio quando i rosa inanellano una serie di sconfitte e pareggi che li relegano in fondo alla classifica. Per dare una scossa viene esonerato colui che era stato il “tecnico-sorpresa” della stagione precedente: Arcoleo ed al suo posto viene richiamato Giampiero Vitali. I risultati non migliorano e, pian pianino, il Palermo si adagia al diciannovesimo posto finale tornando negli inferi della serie C contro ogni previsione. La formazione di qui sotto annoverava, in alto da sinistra Biffi, Beppe Compagno, Ciro Ferrara, Di Già, Bonaiuti. In basso: Saurini, Vasari, Caterino, Barraco, Giacomo Tedesco e Galeoto.
Ivan Trigona
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