giovedì 9 aprile 2020

FAUSTO SILIPO... pensieri e parole di un cuore Rosanero ai tempi del Coronavirus

Lui non ha bisogno di presentazioni... Lui non ha bisogno di preamboli... Lui è, semplicemente, Fausto Silipo: un uomo, un cuore, un simbolo per tutti noi tifosi del Palermo. Silipo è ancor oggi, dopo quasi quarant'anni dal suo addio a Palermo, uno dei calciatori più amati in assoluto ma anche più stimati dalla gente Rosanero. Fausto arrivò a Palermo nel 1978 proveniente dalla massima serie con la maglia dei Grifoni del Genoa. Approdó in una società guidata dal "Presidente dei Presidenti" rosa: Renzo Barbera, con il quale stabilì e mantenne negli anni un rapporto speciale a livello umano. Silipo riuscì a farsi conoscere subito per il suo essere così professionale, carismatico, appassionato dei propri colori fino allo stremo. Quel primo campionato in rosa fu un buon campionato, con Veneranda in panchina, un 7° posto in classifica ma, soprattutto, una Finale di Coppa Italia contro la Juventus che sappiamo tutti, ahinoi, come finì. Per lui ben 30 presenze con la bellezza di 4 gol (tanti per un difensore). Il secondo campionato, con Cadè alle redini, fu segnato dal passaggio di consegne tra Renzo Barbera e Gaspare Gambino. Il Palermo giunse 9° e Silipo fu insignito della fascia da capitano che in pochi sapranno portare, negli anni a venire, come la seppe portare lui. 22 presenze ma ben 6 reti, che lo collocarono in cima ai cannonieri Rosanero della stagione, furono il suo score personale di quell'anno. Il campionato 1980/81 fu segnato da una partenza ad handicap a causa della penalizzazione di 5 punti per il calcioscommesse nel quale fu coinvolto il rosa Guido Magherini. Il mister era di nuovo Veneranda che, però, nel mese di Marzo venne esonerato e dovette lasciare il posto a Carmelo Di Bella, già tecnico di una promozione dalla B alla A di una decina d'anni prima. Il Palermo si salvó per un solo punto in classifica piazzandosi al 14° posto. Silipo disputò 33 partite siglando 3 gol. L'ultima stagione di Fausto Silipo in maglia Rosanero fu quella di Mimmo Renna in panchina, quella della serie A a lungo accarezzata e poi svanita nelle ultimissime giornate, quella di una squadra passata agli annali come una delle più amate in assoluto e di cui ho già parlato: Silipo, De Rosa, Montesano, Lopez, De Stefanis, Gasperini, Di Cicco, Piagnerelli, Oddi... un blocco straordinario, ottimamente guidato dal su citato Renna, che seppe giocare un gran calcio mantenendosi per tutto il campionato nelle posizioni di testa salvo crollare clamorosamente negli ultimi scontri diretti piazzandosi al 7° posto. Per Silipo 23 presenze ed il commiato, forse ingiusto, per una bandiera che avrebbe certamente meritato più considerazione. Ho cercato Fausto per conoscere il suo saggio pensiero sul momento-Coronavirus che stiamo tutti vivendo drammaticamente. Lui mi ha risposto così: <<Stiamo vivendo un dramma angosciante. Una sorta di espiazione. Come fossimo tutti su un treno, per raggiungere la stessa meta... lo stesso tragitto... Tanti scenderanno da soli...>>. Un commento in pieno "stile Silipo": profondo, significativo, consapevole, anche poetico perché lui, Fausto, è proprio così: un gentiluomo come pochi... Un cuore puro e grande, colmo di buonsenso e di generosità... Un carisma ed una personalità di difficile reperibilità ed un'intelligenza sopraffina. È per questo che lo ringrazio... È per questo che Silipo rappresenta per me una delle persone più degne di stima, in assoluto, del mondo del calcio contemporaneo. Perché lui è semplicemente Fausto Silipo: un uomo, un cuore, un simbolo che mai tramonterà per noi tifosi del Palermo.

IVAN TRIGONA


Nessun commento:

Posta un commento